
IL SALONE DEL GUSTO 2024 A TORINO
Il Salone del Gusto 2024 è l’ennesima tra le tantissime ragioni per organizzare un fine settimana a Torino e in Piemonte. Il Salone del Gusto è la più importante manifestazione internazionale che si occupa di cibo di qualità prodotto in modo etico.
Indice
- Il dove e quando del Salone del Gusto
- Chi organizza il Salone del Gusto?
- Terra Madre Salone del Gusto
- Cosa si fa al Salone del Gusto?
Il dove e quando del Salone del Gusto
Il Salone del Gusto 2024 si svolgerà dal 26 al 30 settembre, qui a Torino. La location principale del Salone del Gusto sarà il Parco Dora. La scelta di questa zona della città ha certamente ragioni ben precise: il Parco Dora è infatti uno dei simboli di rigenerazione urbana nella nostra città; un quartiere dove certamente si ha una continua contaminazione tra culture diverse.
Chi organizza il Salone del Gusto?
Il Salone del Gusto è organizzato da Città di Torino, Regione Piemonte e Slow Food. Slow Food è un movimento culturale internazionale fondato nel 1986 da Carlo Petrini, in opposizione al dilagare dei fast food e del cibo spazzatura. Slow Food è un’associazione senza scopo di lucro che si prefissa innanzitutto di promuovere l’idea di vivere il pasto come un piacere, e non una pratica da sbrigare, come ho visto fare a molte persone quando vivevo negli USA (ma sicuramente succede anche in altre parti del mondo).

Slow Food punta a far ottenere a tutte e tutti il diritto a un cibo buono, pulito e giusto. Questo vuol dire che gli attivisti di Slow Food si impegnano per proteggere la biodiversità, ma anche il rispetto dei diritti fondamentali dei produttori e di coloro che lavorano per produrre il cibo che quotidianamente ci ritroviamo sulle tavole. E su questo, come ci ricorda la triste attualità, sappiamo che c’è ancora moltissimo lavoro da fare.
Terra Madre Salone del Gusto
Nel 2004 Slow Food fondò Terra Madre, che è una rete mondiale di tutte le comunità impegnate a portare avanti gli obiettivi di Slow Food proteggendo, ognuna nel proprio contesto geografico e culturale, la qualità delle produzioni agroalimentari. Da sempre le conferenze di Terra Madre si sono tenute in concomitanza con il Salone del Gusto, rendendo la manifestazione ancora più completa. Ecco perché la denominazione completa è Terra Madre Salone del Gusto.
Cosa si fa al Salone del Gusto?
Sono tantissimi gli eventi già in programma (circa 260 mentre sto scrivendo questo post) del Salone del Gusto che si terranno non solo al Parco Dora, ma anche alla Nuvola Lavazza, all’Environment Park, da Eataly o in altre locations. Si va dalle conferenze di approfondimento, alle degustazioni, ai laboratori, agli appuntamenti a tavola.

Tra i relatori spunta qualche nome famoso, come Don Luigi Ciotti, Lella Costa, Vito Mancuso, Michele Serra, e ovviamente Carlo Petrini. Tre sono invece, i cuochi stellati che parteciperanno quest’anno al Salone del Gusto: Caterina Ceraudo con la sua cucina calabrese, il nostro piemontese Davide Palluda, rappresentante della cucina langarola e Luca Marchini che porterà la sua cucina modenese.
Se però la vostra idea è quella di visitare il Salone del Gusto senza partecipare a nessun evento, ci saranno ad aspettarvi il mercato italiano e internazionale con 600 produttori. In una sezione a parte del Salone del Gusto troverete i Presìdi Slow Food, cioè comunità di Slow Food che lavorano ogni giorno per salvare dall’estinzione razze autoctone, varietà di ortaggi e di frutta, pani, formaggi, salumi, dolci tradizionali.
Ad esempio, noi qui in Piemonte, abbiamo la Razza Piemontese (razza bovina dalla carne pregiatissima, provatela e non ve ne pentirete!), il Cardo Gobbo di Nizza Monferrato (importantissimo per gustare la nostra Bagna Cauda), la Pesca Bella di Borgo d’Ale (ho passato la mia infanzia proprio lì in zona e posso garantire!), il Riso Gigante Vercelli (la qualità più coltivata nel dopoguerra ma poi soppiantata da qualità con una resa maggiore), il Carema (vitigno un tempo coltivato nell’omonimo paese: l’allevamento è su terrazzamenti realizzati con muretti di pietra a secco e pergolati sostenuti da pilastrini in pietra. Oggi stanno scomparendo le competenze per proseguire la coltivazione di questo preziosissimo rosso che è DOC dal 1967).


Immancabili poi, al Salone del Gusto anche i food trucks, con polpette, focaccia, olive ascolane, hamburgers, pasta fresca artigianale e di tutto di più e i produttori di birre artigianali, una nostra passione recente se pensiamo che negli anni ’80 la birra era una bevanda riservata ai “manovali” nelle loro pause pranzo “volanti” con un panino, ma che ora adoriamo.
mmm…mi è venuta l’acquolina…
Allora, ci vediamo tutti al Salone del Gusto?