
A PALAZZO PITTI A FIRENZE RIAPRE L’APPARTAMENTO DELLA DUCHESSA D’AOSTA
Sotto la voce Palazzo Pitti, nella mia guida di Firenze, trovate giustamente l’indicazione che gli Appartamenti Reali erano chiusi al momento della stesura del libro. Finalmente possiamo smentire in parte questa dichiarazione: a novembre riaprirà l’appartamento della Duchessa d’Aosta, al secondo piano di Palazzo Pitti.
Indice
LA STORIA DI PALAZZO PITTI IN BREVE
Il nucleo originario dell’edificio risale al 1458 e fu residenza dei Pitti, famiglia di banchieri antagonisti dei Medici. Nel 1549, dopo la morte di Luca Pitti, il palazzo fu acquistato dalla famiglia Medici che vi spostò la propria residenza da Palazzo Vecchio, mantenendo però la denominazione di Palazzo Pitti. Fu Eleonora di Toledo, duchessa di Firenze e prima moglie di Cosimo I de’ Medici a insistere affinché i Medici acquisissero Palazzo Pitti.
Si dice, infatti, che Eleonora, figlia del viceré di Napoli, era abituata ai larghi orizzonti sul mare e alla natura della città partenopea, dove era cresciuta. Cosimo I aveva da poco trasferito la residenza della famiglia Medici da Palazzo Medici Riccardi a Palazzo Vecchio e a Eleonora non piacevano gli spazi stretti e bui della loro nuova residenza medievale. I duchi affidarono a Bartolomeo Ammannati il compito di ampliare la residenza e trasformarla in una residenza che conciliasse l’ufficialità del palazzo ducale e i comfort della villa collinare in un edificio che sapesse esprimere la grandezza e il potere della famiglia Medici.
Gli appartamenti del secondo piano di Palazzo Pitti, grazie alla piacevolezza dell’affaccio sul Giardino di Boboli, furono destinati fin da subito a ospitare privatamente personaggi illustri della famiglia. La prima persona ad abitare queste stanze fu la nipote di Cosimo I, Maria de’ Medici, futura regina di Francia. Successivamente, Palazzo Pitti divenne la residenza principale dei Granduchi di Toscana, e ospitò Ferdinando II e Vittoria della Rovere.

Dal 1737 il Granducato di Toscana passò alla famiglia Asburgo-Lorena, che si trasferirono a Palazzo Pitti e fecero realizzare grandi interventi architettonici che rimodellarono gli appartamenti del secondo piano, chiamato ora “Quartiere d’Inverno”. Quando l’Italia fu unificata e la capitale del Regno d’Italia fu trasferita a Firenze da Torino, la Famiglia Reale Savoia utilizzò questo palazzo come residenza e, dopo aver cambiato arredi e tapezzerie, Palazzo Pitti divenne il Palazzo Reale per i cinque anni in cui Firenze fu capitale del Regno.
Negli appartamenti del secondo piano si insediò Vittorio Emanuele II e l’appartamento prese dunque il nome di “Appartamento di Sua Maestà il Re”. L’ultima persona che abitò gli appartamenti del secondo piano di Palazzo Pitti fu Anna di Francia, Duchessa d’Aosta poiché vedova del Duca Amedeo d’Aosta. L’aspetto dell’appartamento è quello che venne dato proprio dalla Duchessa e per questo oggi l’appartamento porta il nome di “Appartamento della Duchessa d’Aosta”.
COME E QUANDO ANDARE A PALAZZO PITTI
L’Appartamento della Duchessa d’Aosta a Palazzo Pitti sarà visitabile tutte le domeniche a partire da novembre con il biglietto d’ingresso di Palazzo Pitti. La visita sarà organizzata a gruppi di 20 persone alla volta, accompagnate da una guida e durerà circa 45 minuti. Gli orari: le visite guidate inizieranno al minuto 30 di ogni ora. Ci saranno 3 gruppi al mattino: alle 10:30, 11:30 e 12:30 e 3 gruppi al pomeriggio: alle 14:30, 15:30 e 16:30.
COSA FARE A PALAZZO PITTI
A Palazzo Pitti, oltre alla riapertura dell’Appartamento della Duchessa, prosegue il restauro e riallestimento di tutte le sale degli Appartamenti Reali, che saranno presto visitabili (speriamo molto presto!). Così, se visiterete anche il Giardino di Boboli, l’immersione nella vita della Famiglia Savoia a Firenze sarà completa.
Questo darà finalmente anche a Firenze, che ha di fatto ospitato la Famiglia Reale d’Italia, la possibilità di vantare una Residenza Reale aperta al pubblico e alle visite dei turisti. Se siete a Firenze e volete altri spunti su cosa fare a Firenze, eccovi un’idea qui. Se invece, state programmando la vostra vacanza a Firenze, ecco qualche consiglio su dove stare.